La connola di Sansone

Nel gergo dialettale la parola «connola» indica il giaciglio del neonato ed è stata da sempre identificata come simbolo di custodia e di accoglimento. Tale funzione palingenetica ha attraversato anche i secoli passati; la culla, infatti, è stata in uso praticamente in tutte le civiltà antiche. In particolare, presso i Leggi…

Una vita spenta a San Salvatore

Un articolo de Il Mattino del 6 febbraio 1999 racconta gli ultimi anni di vita di un’anziana coppia che viveva a Napoli, in un palazzo signorile al numero 16 di via dei Mille. Gli anziani coniugi non avevano più amici né conoscenti; da anni ormai non frequentavano più salotti borghesi, rifuggivano banchetti, Leggi…

La vittoria alata nel Monumento ai caduti di San Salvatore Telesino

Al termine del primo conflitto mondiale, Gabriele D’Annunzio creò il mito della “vittoria mutilata” per denunciare il mancato riconoscimento dei diritti territoriali sulla Dalmazia. Ciò contribuì ad esacerbare sentimenti nazionali che furono all’origine di profondi conflitti sociali che, nel giro di pochi anni, portarono l’Italia al fascismo. Il nuovo regime, fin Leggi…

L’assistenza sanitaria nel monastero del Santo Salvatore

E’ noto che le abbazie medievali svolgevano funzioni di cura ed assistenza ed erano solitamente dotate al loro interno di un «ospedale», dal lat. hospitale inteso come luogo destinato ad offrire ospitalità a chi ne avesse bisogno, altresì detto nosocomio (dal greco nósoj, nósos, “malattia” e koméin, komeîn, “curare”). La medicina monastica nacque inizialmente per fronteggiare le esigenze di Leggi…

Una scuola per gladiatori a Telesia

Non finiremo mai di essere grati a Theodor Mommsen, epigrafista e filologo tedesco, autore del Corpus Inscriptionum Latinarum in cui ha catalogato, tra l’altro, anche le iscrizioni ritrovate a Telesia. Egli, per meglio svolgere il suo accurato lavoro, dimorò a San Salvatore in due diverse occasioni (nel 1845 e nel Leggi…

Chi era Alessandro Telesino… o di Telese?

Molta parte della storia di Ruggero II d’Altavilla (1095-1154) la conosciamo grazie ad un interessante manoscritto intitolato «Ystoria Rogerii Regis Siciliae Calabriae atque Apuliae». L’autore dell’opera si chiama Alessandro, così come egli si presenta ai lettori nel Prologo, mostrando notevole discrezione ed un pizzico di modestia. Dove si definisce: «Alexander Leggi…

Lo struppolo a Telesia

L’Abbazia benedettina del Santo Salvatore ospita un Antiquarium dove sono esposte alcune lapidi dell’antica città romana di Telesia. Tra queste, una in particolare è particolarmente interessante perché ci consente di conoscere alcuni aspetti della vita politica e sociale della città. Si tratta di un frammento di iscrizione risalente alla seconda Leggi…