Il 25 luglio 2012, esattamente dieci anni fa, ci lasciava mons. Nicola Vigliotti, sacerdote, preside del Liceo-Ginnasio “Luigi Sodo”, storico e letterato. Nel decennale della sua scomparsa e in sua memoria pubblichiamo, a cura di Alfonso Guarino, un profilo biografico dell’illustre educatore che ha formato diverse generazioni di studiosi e ha dato un contributo essenziale alla conoscenza della storia del nostro territorio.

Nicola Vigliotti nacque il 23 novembre 1924 in una casa attigua alla Chiesa Parrocchiale, in San Lorenzello: un borgo medievale dalle casette sopravvissute a terremoti ed eventi naturali, abbarbicate, a scaglione alle falde del verde, mitico Monterbano e degradanti verso il torrente Titerno, addossate nella parte antica, l’una all’altra come per comunicare un calore solidale, non disperso dalle vicissitudini atmosferiche e dal difficile vivere quotidiano. Con queste parole inizia Il diario di un ultraottuagenario, opera, purtroppo rimasta incompiuta. Primogenito di Francesco e Teresa Di Leone, frequentò prima l’asilo, presso le Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato, poi a sei anni la scuola elementare, nei locali dell’ex convento carmelitano. Nell’ottobre 1938 il Seminario di Cerreto Sannita istituì un ginnasio aperto anche ai non seminaristi e Nicolino, dopo il conseguimento della licenza elementare, sostenne gli esami di ammissione e si iscrisse per frequentare la prima ginnasiale. Ottenuti ottimi risultati, gli venne permesso di sostenere nella sessione autunnale gli esami di passaggio alla terza classe ginnasiale, anche per aver preso la grande decisione di entrare in seminario. Dopo il seminario di Cerreto passa a quello Regionale di Benevento. Successivamente si laurea brillantemente in Lettere classiche presso l’Università Federico II di Napoli discutendo con il Prof. Paolo Brezzi – Docente di Storia della Chiesa – la tesi Beni mobili ed immobili della chiesa in età precostantiniana con la parte finale dedicata all’azione caritativa ed al martirio del diacono Lorenzo. In quell’occasione Don Nicola cercò di scevrare la leggenda dalla storia, di correggere errori riguardanti date e dati storici presenti nelle varie fonti come il Liber Pontificalis, il Peristephanon di Prudenzio, la storia di Eusebio di Cesarea. Il 25 luglio 1948, nella Chiesa Parrocchiale di San Lorenzello, è ordinato Sacerdote dal Vescovo Mons. Salvatore Del Bene. Il giorno dopo è nominato Cappellano della Confraternita di Maria SS. della Sanità, funzione mai abbandonata per 64 anni. Dopo l’ordinazione affianca il Parroco Don Goffredo Fappiano nelle attività parrocchiali. Cura con particolare dovizia la formazione dei giovani, scrive e dirige spettacoli teatrali come La Passione di Cristo, I Misteri di San Sebastiano e di San Lorenzo, oltre ad allestire anche operette classiche e concerti corali sempre molto apprezzati. Il 27 marzo 1950 Don Goffredo Fappiano muore precocemente colpito da trombosi celebrale ed il Vescovo Mons. Del Bene nomina Don Nicola prima amministratore parrocchiale ed un mese dopo Parroco. Incarico che ricopre fino al 1965. Negli anni in cui guida la Parrocchia cura in maniera particolare la liturgia, la catechesi dei giovani e degli adulti. Da impulso alle Missioni Popolari. Una particolare attenzione rivolge al culto mariano con gli incontri di preghiera nelle contrade del paese dove porta in processione l’immagine della Madonna della Sanità. Nel 1958 organizza solennemente la celebrazione del XVII centenario del martirio di San Lorenzo, patrono della comunità parrocchiale e civile, portando processionalmente la statua del santo in tutte le contrade del paese con una eccezionale partecipazione popolare. Ma l’opera certamente più importante è la fondazione dell’Oratorio San Giovanni Bosco. Attraverso un accordo con l’Amministrazione Comunale, Don Nicola otteneva in donazione i locali terranei del convento carmelitano il cui stabile, confiscato da Gioacchino Murat, era divenuto sede del Comune, prima provvisoria poi, dal 1831, definitiva; il Comune però ne aveva utilizzato solo i locali al piano superiore. Il 26 luglio 1960 il Sindaco Innocenzo Lavorgna, autorizzato dal Consiglio Comunale, faceva atto di donazione gratuita, rogato per Notaio Maiatico, alla Chiesa di San Lorenzo Martire, rappresentata dal Parroco, di:
un cortile di mq. 375, sei vani terranei con relativo sottoportico di accesso, con lo scopo di riattare i locali, ormai fatiscenti, sede di immondizia e rifugio di animali randagi, per adibirli ad oratorio per bambini, specie poco curati, traendoli dalla strada ed educandoli ad una vita sana e religiosa.
I lavori di riattamento e restauro iniziarono subito con l’entusiastico contributo lavorativo di molte persone e con non lievi sacrifici economici da parte del parroco Don Nicola. Con Don Nicola in prima linea si adoperarono in tanti per asportare la grande massa di terreno e calcinacci che avevano occupato completamente e per l’altezza di due metri lo spazio interno al chiostro trasformandolo in orto; fu anche recuperato e restaurato il lato superstite dell’antico chiostro. Il 26 dicembre il nuovo oratorio fu inaugurato dal Vescovo Felice Leonardo. Le antiche celle monastiche, trasformate in locali per la scuola catechistica, per l’attività dell’Azione Cattolica, per lo sport, risuonarono delle voci di bambini e giovani, costituendo anche per gli adulti un punto di incontro e formazione religiosa. Nel 1965 Don Nicola rinuncia all’incarico di Parroco per dedicarsi alla scuola, all’insegnamento, alla cultura, alla ricerca storica. È stato docente di Italiano, Latino e Greco nelle scuole statali e poi al Ginnasio-Liceo Luigi Sodo dove, nel 1971, assume l’incarico di Preside che svolgerà per 41 anni con zelo, passione e maestria. E il liceo diventerà la pupilla dei suoi occhi. A questo Istituto ha dedicato la sua vita. Ha formato tante generazioni. Tutti i suoi alunni hanno avuto successo nella loro vita professionale ed ogni volta nel rivederli con soddisfazione sottolineava: «questo signore è stato mio alunno». Ha approfondito aspetti di letteratura italiana e greca, compiuto studi sulla storia della diocesi, sulle tradizioni popolari, sulle origini e lo sviluppo della ceramica artistica di Cerreto Sannita e San Lorenzello, contribuendo, sin dal 1968, al suo rilancio con monografie, convegni, interviste televisive.

La sua prima pubblicazione vede la luce nell’ottobre 1967 Appiano Buonafede e il sonetto-ritratto nel settecento, ed. L.E.R.. Poi nel 1971 La Donna del Cielo nella Divina Commedia; nel 1973 e riedito nel 1989 e 1991 I Giustiniani e la ceramica cerretese; nel 1977 Limata e San Lorenzo Maggiore; nel 1980 Telese: una sorgente termale tra storia e fantasia; nel 1982 Felice Leonardo: venticinque anni di servizio episcopale nella Chiesa di Telese o Cerreto; nel 1985 e riedito nel 1993 Telesia…Telese: due millenni; nel 1989 Seminario Diocesano e Istituto-Convitto Luigi Sodo in Cerreto Sannita; nel 1993 Note aggiuntive ed integrative al catalogo dei Vescovi di Telese di Giovanni Rossi, edito nel 1827; nel 2000 Il culto Micaelico nella grotta della Leonessa in Cerreto Sannita; nel 2001 San Lorenzo Maggiore, storia e tradizione – note su Limata; nel 2002 San Lorenzello canta: una tradizione popolare che non muore; nel 2003 C’era una volta Paesino; nel 2004 La Statua di Gesù Redentore sul Montacero nel contesto del pontificato di Leone XIII; nel 2007 Il culto mariano in San Lorenzo Maggiore; nel 2007 L’epitaffio dimenticato. Rilevanze storiche; nel 2008 San Sebastiano Martire nel cuore dei laurentini; nel 2008 La Ceramica di Cerreto Sannita e San Lorenzello – con Renato Pescitelli; nel 2008 Il Venerabile Oratorio ossia Congregazione sotto il titolo di Santa Maria della Sanità in San Lorenzello; nel 2008, 2° ristampa, Note aggiuntive ed integrative al Catalogo dei Vescovi di Telese, di Giovanni Rossi, edito nel 1827; nel 2011 Luigi Sodo: dramma di una vita consacrata per l’amore di Dio e dei fratelli; nel 2011 Il Vescovo e il Liberale – con Emilio Bove; nel 2012 Alfonso Maria de Liguori, Vescovo e Dottore della Chiesa – rappresentazione sacra. Nel 1968, ristampato nel 1984 ed aggiornato in una elegante nuova edizione nel 1998, a cura dell’Ente Morale Fondazione Massone-Cerza, Don Nicola pubblica San Lorenzello e la Valle del Titerno. Opera, tutta dedicata alla sua terra natia, scritta con una precisione di dati e date che ha consentito di conoscere la storia di questo piccolo borgo sannita in tutti i suoi passaggi: dalla leggendaria fondazione ad oggi. Senza gli studi e le ricerche di Don Nicola San Lorenzello non avrebbe mai avuto una storia scritta. Nella sua vita Don Nicola ha ricoperto molti altri incarichi: Arcidiacono e Presidente del Capitolo Cattedrale; Membro del Consiglio Presbiterale; Vicario Episcopale e Direttore dell’Ufficio Beni Culturali e Arte Sacra; Assistente Diocesano del M.E.I.C. Fondatore e Presidente della Pro Loco Cerretese. Era giornalista pubblicista e Direttore della Rivista Diocesana Servire Insieme. Ha ricevuto la nomina di Cappellano di Sua Santità. È stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Cerreto Sannita. L’Ente Culturale Schola Cantorum San Lorenzo Martire nel 1998 gli conferiva la Medaglia d’Oro, nel 2004 lo nominava Presidente Onorario e nel 2008 gli conferiva l’onorificenza della Graticola d’Oro. Quando nel 1984 gli parlai della nascita dell’Ente Culturale con commozione mi disse: si andate avanti io sarò al vostro fianco anche perché mi fate rivivere quelle cose che io facevo da parroco. Fin dalla sua fondazione e nei trent’anni successivi di attività, Don Nicola ha prestato all’Ente sempre particolare e prioritaria attenzione, con passione, umiltà e generosità, inculcando in tutti i sui componenti il giusto entusiasmo ed un ricco bagaglio di conoscenze che hanno contribuito ad accrescere sempre più l’amore per la cultura, la storia, le arti nobili in genere. Sarebbe lungo elencare tutte le cose che come lui diceva abbiamo combinato insieme. Voglio solo ricordare il grande raduno degli emigrati nel 1995, in quella occasione fu scritta Nustalgia d’i’ paes’ che è diventata poi l’inno di San Lorenzello: Sant’ Laurenz’ mij i’ pens’ semp’ a te, le rappresentazioni sacre da lui scritte, molte delle quali anche da lui dirette, come il Martirio di Lorenzo, la Passio di San Donato, Mons. Luigi Sodo, Alfonso Maria de Liguori e Il Martirio di San Sebastiano. Memoria storica del Sannio ha lasciato a tutti noi il compito di non far disperdere i suoi studi e l’arduo impegno di approfondirli, continuando la sua opera di appassionato divulgatore del ricco patrimonio storico, artistico, sociale e culturale del territorio.