
In questi giorni è venuto a mancare il Prof. Luigi R. Cielo, un egregio Storico originario del Sannio Telesino. Nato a Castelvenere il 21-04-1938 e laureato in Lettere classiche presso l’Università di Napoli nel 1961, si è perfezionato in Storia dell’arte medievale e moderna presso l’Università di Roma nel 1977. Borsista del Centro Italiano di studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, premio “Minturnae” 1984 per la saggistica con il volume “La cattedrale normanna di Alife” ed è stato tra i finalisti del Premio per i Beni Culturali e Ambientali per la Storia e la Critica dell’Arte e della Poesia 1981 (Ministero della Pubblica Istruzione).
È stato redattore delle riviste “Studi Meridionali” e “Rivista Storica del Sannio”. Ha condotto programmi di ricerca negli anni 89-90, 90-91 e 91-92 presso l’Università di Napoli (Insegnamento di Antichità e Archeologia Medievali) e ha condotto un seminario su “Storia della città” presso il Corso Superiore Sperimentale per Geometri nell’anno 1992-93 (Consorzio Promozione Cultura e Valorizzazione Studi Universitari, Benevento). È stato membro dell’Istituto di Studi Beneventani (Dipartimento per le Antichità Romane e Medievale) e membro del Comitato Scientifico della Mostra “I Normanni popolo d’ Europa 1030-1200”, Roma 1994. È stato professore a contratto di Storia del Turismo negli anni accademici 93-94 e 94-95 presso la Facoltà di Economia dell’Università di Salerno, sede di Benevento, e collaboratore della cattedra di Economia dei Beni e delle Attività Culturali dell’Università del Sannio. Dall’anno accademico 91-92 ha condotto seminari presso la cattedra di Storia dell’ Arte della Campania nel Medioevo e presso la cattedra di Storia dell’ Arte Medievale dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, cattedra presso la quale negli anni accademici 2001-02 e 2002-03 è stato docente fino al 2004-05 assistente. È stato collaboratore per attività seminariali presso la cattedra di Storia dell’Architettura Medievale nell’anno accademico 2006-07 e dall’anno accademico 2007-08 all’attuale anno accademico 2013-14 presso gli Insegnamenti di Archeologia Medievale e Antichità Medievali.
Legato al proprio territorio di origine, abbiamo deciso di ricordarlo con uno scritto prodotto in occasione di un ritrovamento di un testo di Andrei Delli Veneri. La perizia stilistica si sposa con l’amore per la propria Terra.
Michele Selvaggio
Presidente Istituto Storico Sannio Telesino
MORCONE
…Della città di Morcone è facile, inevitabile, innamorarsi anche grazie alla documentazione conservata, dalla Brevis Descriptio Terrae Murcone del 1369 all’inventarium di Onorato Gaetano del 1491-1493 al codice manoscritto degli Statuti comunali del 1573, che, accanto ad altri dati più antichi, reperibili nelle fonti, restituiscono una continuità di vita nei primi secoli longobardi e quindi un processo di arroccamento sollecitato dalle incursioni saracene, inizialmente imperniato nel recinto della rocca sannitica, successivamente dilatato sul declivio collinare e perfezionato con una cinta muraria per la prima volta documentata con una porta ne 1054 (Porta de Stampatis), anno, nel quale, se è già in essere una parte piu bassa della città, una ‘altra deve aprirsi nella parte alta (porta della rocca).
Ma la documentazione conservata è frutto dell’amore e della passione degli abitanti “antichi” e contemporanei della città e su questo nobile filone s’inserisce la laboriosa ricerca di Stefano Vannozzi, che apre ulteriori squarci sulla città, si suoi uomini di cultura, e persino sui testi manoscritti rimasti nei cassetti. Fa impressione la serie di dati che l’autore raccoglie su vicende e personaggi, con sconfinamenti anche fuori nazione, come negli Stati Uniti, dati che sottintendono una ricerca prolungata, faticosa, ma alla fine fruttuosa.
Devo riconoscere che non è difficile perdersi nei percorsi della ricerca tra Morcone, Benevento, Napoli e tra le prolifiche note riguardanti gli studiosi morconesi quali Capozzi, Domenico Piombo, D’Andrea (dedicatario di questa pubblicazione e al quale Anna Aucone rivolge alcune belle pagine di ricostruzione biografica), Lombardi, su su fino a Plensio, Nozzolillo, Lorenzo Piombo – qualcuno sarà sfuggito -, studiosi che testimoniano in antico ed anche oggi della vitalità culturale della città e del legame di affetto alle proprie origini, per non dimenticare quelli che ai manoscritti di Morcone hanno dedicato delle pubblicazioni, don Giovanni Giordano e la stessa Anna Aucone, e neppure chi ne ha studiato il dialetto, Paolo Vascello.
Mi piace sottolineare come questo lavoro, dedicato meritevolmente all’avvocato Francesco D’Andrea, sia stato promosso e portato avanti dalla Aucone, che è stata a lungo a fianco del noto studioso e ne ha condiviso buona parte delle scoperte, intuizioni e riflessioni. A lei va anche il merito di un contributo biografico che ricostruisce la vita e gli studi, ancora in parte inediti, dello storico morconese. D’Andrea, fra i primi a riscoprire il manoscritto Delli Veneri, è stato soprattutto il precursore nel rilevare le profonde valenze per la ricostruzione della storia e della vivace comunità socio-economica di Morcone fra il medioevo e l’età moderna. Da cittadino operoso, ha molto prodotto in vita, lasciando un’eredità culturale da custodire con diligenza e collettivo accoglimento.
Devo dire che delle sei parti che compongono il manoscritto di Andrea Delli Veneri datato 1804, la seconda, la terza e la quarta sono entrate anche nella mia ricerca su Insediamento e incastellamento della Valle del Tammaro in corso di pubblicazione, nella quale Morcone emerge come capitale del bacino del fiume Tammaro. Assolutamente utili mi sono state le notizie in arrivo dalla Brevis Descriptio con la descrizione delle porte che, pur nella sua essenzialità, rimane preziosa anche al fine di individuare delle Eigenkirchen cristallizzate appunto nella intitolazione delle porte (de Stampatis, de Donatis), mentre il tema “vescovato” mi ha richiesto ricerche più lunghe, estese, all’Archivio Vaticano anche per le sollecitazioni dell’amico Carmelo Lepore. Sulla esistenza di una sede episcopale nella città di Morcone si sono esercitati in molti e alcunisi sono già pronunciati in senso affermativo, anche se talora in forma sintetica, ma in fondo due sono le testimonianze documentarie, sulle pagine di Kehr, richiamante il Liber censum, che registra un vescovo morconese tra i vescovi suffraganei della metropolia beneventana, e documento del 1100, unica carta menzionante un Giovanni Vescovo di Morcone, portava la luce da De Luca e Borgia, ritengo, dopo aver visionato nell’Archivio Vaticano gli atti del processo della Sacra Rota svoltosi nel 1677, che l’esistenza di un vescovato, sia pure per un breve periodo, debba essere ritenuta certa.
Ritornando al testo di Vannozzi e alle sue incursioni negli archivi privati, alcuni di recentissima dispersione, va sottolineata l’altezza d’ingegno degli studiosi, anche contemporanei della città – alcuni dei quali accomunati dall’interesse per la medicina o dalla professione – e la capacità di intessere rapporti con altri storici, antropologi, archeologici.
Allo stesso modo di Vannozzi la scrupolosa accuratezza lo conduce ad esempio ad ispezionare la Grotta micaelica sotto la Morgia di Sant’Angelo sul Monte Matese tra Cerreto e Guardia Sanframondi, sempre su sollecitazione del ms. Delli Veneri e di un suo disegno dell’urna sepolcrale del vescovo cerretese Biagio Caropipe, o nell’archivio di Pasquale Lombardi a frugare tra le carte fino a trascrivere la dolcissima dedica alla moglie nell’ultimo dei lavori rimasto inedito dell’illustre studioso.
Un ultimo riconoscimento: l’autore sulla “raccolta di memorie fatta su richiesta e per conto della municipalità di Morcone” di Andrea Degli Veneri avrebbe utilizzato nella ricchissima biblioteca del Seminario Vescovile di Benevento, e tra i vari Summonte,Ughelli, Muratori spicca di Giovanni Battista De Luca il Theatrium Veritatis et justitiae, che entra di diritto nella questione del vescovato di Morcone, di cui mi sono avvalso anch’io, tema trattato in una delle parti del manoscritto.
Mi si permetta infine una notazione sul cognome. L’autore, che dipende da ricerche di Paolo Venditti, riporta un’idea del notaio di Campobasso, Silvestro Delli Veneri, seconda la quale i primi membri della famiglia Andrea “Venneri o delli Venneri o delli Veneri” sarebbero venuti dal comune di Castelvenere. L’idea del notaio offrirebbe non solo il secondo legame delle terre del Tammaro con il mio paese Castelvenere (prima citazione documentaria anno 1206 “casalem Veneris”), dopo quello per il consumo abbondante di vino da parte di uomini e donne di Reinouno dei castra più fascinosi della Valle Tammarina chiuso come un riccio in pericolo nel suo acrocoro collinare -, e cioè un attributo di cultura ad un paese finora in complesso d’inferiorità, quanto alla produzione di manoscritti, rispetto ai finitimi Guardi Sanframondi, Cerreto Sannita, San Salvatore Telesino, Solopaca…”.
Bibliografia
Aucone A.- Vannozzi S., Morcone ed il manoscritto di Andrea Delli Veneri, Morcone, 2016
Plensio G., Morcone lineamenti di Storia, Morcone, 1988
Antonella Selvaggio
Archeologa classica. Lavora presso l’Università del Salento.
Medico e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con riviste di carattere storico. Ha pubblicato una Vita di San Leucio, il libro: “Da Casale a Comune” e la Storia della Parrocchiale Santa Maria Assunta di San Salvatore Telesino. Ha partecipato all’Antologia “Dieci Medici Raccontano”, che ha ottenuto il “Premio Rufolo 2019”. Premio Olmo 2009 per il romanzo storico «L’ultima notte di Bedò», è anche autore di alcuni saggi sulla Storia della Medicina tra cui uno studio sulla Depressione dal titolo «Il potere misterioso della bile nera, breve storia della depressione da Ippocrate a Charlie Brown». Nel 2024 ha pubblicato “Fu la peste” e “Islam a Telesia” per ABE Editore Napoli. Fondatore e Direttore Editoriale della Casa Editrice Fioridizucca.


Laurea magistrale in Lettere. Docente a Prato. Ha approfondito gli eventi storici che portarono alla “Marcia della fame” del 1957 nei comuni del Valfortore sannita. Ha scritto il “Catasto Onciario della Terra di San Salvatore”.

Scrittore, poeta e divulgatore culturale. Medico di continuità assistenziale. Autore di diversi saggi storici e racconti. Ha partecipato all’antologia “Dieci Medici Raccontano”. Fondatore del Premio Nazionale Olmo che tutti gli anni si svolge in Raviscanina (Ce).
Dottore in Lettere. all’Università di Salerno, indirizzo “storico medievale”. Si è poi laureata in Scienze della Formazione primaria all’Ateneo di Campobasso. Studiosa della storia della sua città. Lettrice instancabile di autori italiani e stranieri, si occupa della formazione di piccoli lettori e poeti. È insegnante nella Scuola Primaria da quindici anni. Ha sperimentato innovative metodologie di approccio alla lettura utilizzando le nuove tecnologie che hanno portato alla pubblicazione di una ricerca dal titolo: TIC e DSA. Riflessioni ed esperienze sulle nuove frontiere della pedagogia speciale, Ed. EriksonLive. La storia locale e la ricerca accurata le ha permesso di pubblicare anche un Saggio in storia medievale sull’assetto urbano e riorganizzazione del territorio della Benevento nei sec. XI e XII. Animatore culturale, scrive poesie per fermare in foto-scritte, attimi di vita.
Lorenzo Piombo, medico psichiatra, dirigente del Dipartimento Salute Mentale della ASL di Benevento. Ricercatore e studioso di storia. Vive e opera a Morcone.
Avvocato. Patrocinante in Cassazione. Scrittore di Storia Locale. Opera a Guardia Sanframondi.
Architetto e docente. Appassionato cultore di Storia Locale in Cerreto Sannita, città in cui vive. Ha come campi di interesse gli insediamenti abitativi sanniti. Collabora con il Blog dell’Istituto Storico del Sannio di cui è socio fondatore. È autore del saggio “Cominium Ocritum e le forche caudine: una storia
Studioso del ‘700 napoletano e dell’epopea di Federico II ha approfondito in modo particolare le influenza arabe sull’architettura napoletana. Studioso di suffisso e di religioni orientali.
Medico del Lavoro. Regista teatrale. Giornalista pubblicista. Fondatore di “Byblos”, la biblioteca del Sannio. Scrittore e divulgatore della storia e dei personaggi del Sannio, ha pubblicato “A tavola nel Sannio”, una guida ai ristoranti della provincia di Benevento; “Dietro la Leggenda” (2016), una raccolta di racconti ispirati a fiabe e a leggende del Sannio. Nel 2017 ha pubblicato “Samnes”, un romanzo storico sull’epopea sannita. Ha curato la trascrizione del manoscritto e la stampa dei tre volumi delle “Memorie storiche di Cerreto Sannita per Arcidiacono Nicola Rotondi”. Nel 2019 ha pubblicato “Guida alla Valle Telesina e al Sannio”. Ha pubblicato “Il delitto del pozzo dei pazzi”, un medical-thriller ambientato nel primo ‘900 nell’ospedale degli Incurabili di Napoli. È autore della “Storia di Cerreto dalla preistoria alla seconda guerra mondiale (2022) e di “Fiabe e Favole in cerretese”, edito da Fioridizucca. (2023).
È nato e vive a Castelvenere. Già docente di materie letterarie nella scuola statale, ha pubblicato diverse raccolte di liriche, pagine di ricerca letteraria, studi relativi alla cultura popolare. È presente in antologie, dizionari bio-bibliografici e testi scolastici. Appassionato si storia e di tradizioni locali, è membro di associazioni culturali nazionali. I suoi versi hanno ricevuto giudizi positivi da parte della critica e in concorsi letterari si è classificato ai primi posti.
Architetto, libero professionista. Si occupa di progettazione architettonica, interior design e aspetti legati all’architettura del paesaggio. Dal 2021 è Consigliere dell’ordine degli Architetti della Provincia di Benevento. Ha partecipato a Mostre sul restauro architettonico e a numerose iniziative riguardanti la promozione territoriale.
Insegnante, vive a Caiazzo. È Presidente del’Associazione Storica del Caiatino.
Cultore di storia locale e delle tradizioni del suo paese. Autore del saggio “Notizie storiche ed urbanistiche di Cerreto antica” in cui ha ricostruito l’antico borgo distrutto dal terremoto del 1688.
Originario di Castelvenere. Già dipendente del Miur ora in pensione. Appassionato di Storia locale ed animatore di gruppi per la diffusione della lingua e delle tradizioni di Castelvenere.
Nato a Napoli e residente in Piedimonte Matese. Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Napoli e successiva specializzazione in Chirurgia generale all’Università di Modena è stato aiuto chirurgo presso l’ospedale civile di Piedimonte Matese e, dal maggio 1990, primario del reparto di Pronto Soccorso. Attualmente è pensionato. Dal 1° giugno 1978 è socio corrispondente dell’Associazione Culturale Italo Ispanica “C. Colombo – Madrid”. Negli anni 1972-73, in collaborazione con altri, ha pubblicato alcuni articoli specialistici su riviste mediche. Cultore di storia e tradizioni locali ha pubblicato studi su vari Annuari e collane dell’Associazione Storica del Medio Volturno (sodalizio del quale oltre che socio è stato in passato anche componente del consiglio direttivo) ed in altre riviste e quotidiani regionali.
Musicista. Maestro di clarinetto ed orchestrale. Studioso di storia della filosofia e del ‘700 napoletano. Esperto simbolista e autore di testi esoterico/filosofici.
Nato a Telese Terme ma originario di Amorosi è stato allievo del filosofo Massimo Achille Bonfantini. Laureato in Semiotica e Filosofia del Linguaggio presso l’Università l’Orientale di Napoli. Dedica le sue ricerche prevalentemente allo studio della filosofia e della psicologia dell’inconscio, come dei nuovi percorsi conoscitivi applicati alle neuroscienze. Ha pubblicato Cento petali e una rosa. Semiosi di un romanzo storico (Natan, 2016), Filosofia hegeliana e religione. Osservazioni su Sebastiano Maturi (Natan, 2017) e, recentemente, il saggio dal titolo: Nel gioco di un’incerta reciprocità: Gregory Bateson e la teoria del “doppio legame” (Ediz. Del Faro, 2020).
Nato a Ponte, dove risiede. Dipendente del gruppo Ferrovie dello Stato. Cultore di storia locale con particolare attenzione al periodo medievale. Ha pubblicato “Ponte tra Cronaca e Storia”, “Domenico Ocone, quarant’anni di storia pontese…”, “Le Vie di Ponte tra Storia e Leggenda”. Collabora con varie associazioni culturali.
Farmacista. Dopo la laurea ha conseguito un master biennale e un corso di perfezionamento, approfondendo le conoscenze in ambito fitoterapico, micoterapico e nutraceutico, con la pubblicazione del lavoro di tesi sulla rivista di divulgazione scientifica di medicina naturale ‘Scienza Natura’ del Prof. Ivo Bianchi. Attivo nel sociale, è membro del Rotary Club Valle Telesina ed è amante dello sport e della natura. Innamorato del proprio territorio, ha iniziato a coltivare l’interesse per la storia locale.


Presidente dell’Associazione culturale “La Biblioteca del Sannio”, dottore di ricerca presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” con una tesi sulla metadatazione della cartografia storica. Giornalista e direttore di Canale Sassuolo. Già docente a contratto di Lingua e Cultura Spagnola e Global History, presso il dipartimento di Scienze Politiche dell’ateneo vanvitelliano, è attualmente tutor di Storia Contemporanea e Storia dei Partiti e Movimenti politici.



Laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Dirigente amministrativa presso l’Università del Molise.
Dottore di ricerca in Ingegneria Elettronica ed informatica presso l’Università degli Studi di Napoli. Ha Svolto attività didattica presso l’Università Federico II. Vive a Telese.
Vive a Morcone. Presidente Italia Nostra Matese Alto Tammaro.
Maestro elementare, appassionato studioso e cultore di Storia Locale.
Biologo residente a Telese Terme. Cultore di storia locale con particolare riferimento alla storia del periodo sannitico. È autore del saggio “La Leonessa e il fenomeno luminoso nella grotta di Sant’Angelo” edito da Fioridizucca nel 2022.
Già sindaco di Caiazzo, dopo aver conseguito la maturità scientifica, rivolge il suo impegno politico alle battaglie del Partito Radicale, soprattutto nel campo della tutela dell’ambiente e in quello per una giustizia giusta. Nel 1980 viene eletto consigliere comunale a Caiazzo, città in cui vive, in rappresentanza della “nuova sinistra”. Nel 1982 aderisce alla Lega per l’Ambiente, promuovendo diverse iniziative per la tutela del fiume Volturno e per il recupero del patrimonio edilizio del centro storico di Caiazzo. Tra il 1987 e il 1994 è Presidente dell’Associazione Storica del Caiatino. Nel 1994 viene eletto sindaco di Caiazzo con la lista civica “Rinascita Caiatina”. Rieletto nel 1998, si adopera per una crescita socio-economica della città; realizza un programma pluriennale, che viene selezionato anche da “Sviluppo Italia” SpA per la costituzione di un Laboratorio di sperimentazione per lo sviluppo locale. Presidente dell’Associazione “Città Paesaggio” dal 2003, è coordinatore del progetto “Per una Carta dei paesaggi dell’olio e dell’olivo”, realizzato d’intesa con l’Associazione nazionale “Città dell’Olio”. Nel 2007 aderisce a Slow Food, dedicandosi soprattutto alla salvaguardia delle piccole produzioni agricole. Ha pubblicato con le Edizioni 2000diciassette: La Memoria e L’Oblio, un saggio sull’eccidio di Caiazzo durante l’ultimo conflitto mondiale.
Giornalista Pubblicista. Esperto di Enologia, collabora a diversi siti web del settore. Collaboratore del blog lucianopignataro.it è responsabile dell’Ufficio Stampa del Sannio Consorzio Tutela Vini.
Dottore in Storia. Autore di un saggio storico, conseguente a ricerca d’archivio, sul suo Comune dal titolo: Faicchio 1920 – 1946 dall’avvento del Fascismo alla nascita della Repubblica, 2016.
Promotore culturale dell’area di Faicchio. Dopo aver conseguito la maturità classica si è laureato in Economia. È dirigente d’impresa a Milano nel settore delle borse valori e mercati finanziari. Ha scritto diversi articoli sulla stampa finanziaria nazionale, tra cui il Sole 24 Ore ed Investire. È appassionato di cultura locale, ha vinto il premio Prosa IX Premio letterario dell’Associazione Storica del Medio Volturno. Titolare delle strutture ricettive “Magie del Sannio” ha dato vita anche al “Piccolo Museo privato di Faicchio Magie del Sannio”.
Giornalista professionista. Scrittore di romanzi e direttore di diverse testate radio televisive. Fondatore del sito: Neifatti.it
Esperta di Comunicazione Istituzionale; in particolar modo di Social Media Policy e e di politiche agroalimentari legate all’economia di piccola scala per Slow Food, in Campania e Basilicata. Suoi contributi in ambito associativo sono legati a tradizioni e culture della terra e del territorio. Ha effettuato training in storiografia in Francia.
Infaticabile animatore culturale dell’area del Caiatino e del Casertano. Allievo del prof. Galasso. Fondatore di Gruppi culturali dediti alla divulgazione della storia del Territorio, attualmente responsabile di Procedimento Unità Operativa Biblioteca civica e Archivio Storico del Comune di Caiazzo.
Medico ed esperto di storia della gastronomia.
Medico di Emergenza territoriale residente in Puglianello. Ha collaborato all’opera Dieci Medici Raccontano.
Studioso della storia del Risorgimento e cultore del periodo Borbonico, ha recentemente collaborato con un suo scritto all’antologia biografica dedicata a Michele Ungaro. Ha in corso un saggio su Sanchez De Luna, un Vescovo del ‘700.
Medico specialista in oncologia e cure palliative è autore principalmente di pubblicazioni scientifiche di settore in lingua inglese ed italiana. È stato inoltre relatore
Sannita di origini e toscano d’adozione. Medico anestesista, ha coltivato con interesse e particolarmente studiato la “Terapia del dolore”. Di tale disciplina è stato per lunghi anni docente all’Università di Siena. Ha avuto anche esperienze di insegnamento all’estero (Bobigny Paris nord, Accademia Russa delle Scienze mediche, Accademia Lettone di Scienze odontoiatriche). Ufficiale medico dell’Esercito italiano, è appassionato di esoterismo, di cultura e tradizioni popolari. E’ autore di saggistica. Ha recentemente pubblicato saggio su “Massoneria, relazioni umane e comunicazione tecnologica” edito da Fioridizucca edizioni.
Dottore in Legge ed autore di ricerche di Storia Locale. Ha partecipato al progetto “Un museo a colori” avente il fine di far conoscere il museo di arte ceramica di Cerreto Sannita. Le mansioni svolte sono state quelle di guida museale e bibliotecaria, e redazione di progetti e lavori di gruppo con gli altri volontari. Ha scritto un saggio nella Antologia dedicata al bicentenario della nascita di Michele Ungaro, edita dalla Società di Mutuo Soccorso di Cerreto Sannita.
Andrea Ciervo nato a Caserta il 12.10.1975. Presbitero dal 24 novembre 2012 già Laureato in Giurisprudenza alla Federico II, con una tesi di Diritto Ecclesiastico sui Risvolti dei Patti Lateranensi col prof. Mario Tedeschi…tirocinante poi presso Studio Notaro in via Mezzocannone di Napoli…consegue il Baccalaureato presso l’Aloysianum di Padova nel 2007 con una tesi sulla Religione in Immanuel Kant col prof. Secondo Bongiovanni. Si Laurea in Sacra Teologia presso la Facoltà Teologica dell’ Italia Meridionale sezione san Tommaso nel 2012 sempre “Summa cum laude”
Dottore in Archeologia e Scienze Storiche, ha svolto diverse campagne di scavo alla necropoli del Cigno a Macchia Valfortore (CB), con l’Università degli studi di Napoli Federico II e alla necropoli di Crocifisso del tufo a Orvieto (TR), con il Parco Archeologico Ambientale dell’Orvietano e l’ Università dell’Arizona. È attuale vice Presidente della Pro Loco di Sant’Agata dei Goti (BN) dove svolge anche la funzione di OLP per il Servizio Civile Universale. È giornalista tirocinante presso la testata QuasiMezzogiorno. Sì è occupato di alcuni ambiti di archeologia della produzione del Sannio caudino. Attualmente s’interessa alle istituzioni sociali e militari del Medioevo. È vice Presidente dell’Istituto Storico Sannio Telesino.
Medico di Pronto Soccorso ed Emergenza Cultore di Storia Locale ha scritto il saggio: Telesia 1349 Peste e Terremoto edizioni duemiladicessette, 2016, Cartoline da Telese ed. Unione Filatelica Beneventana, 2009; Castelvenere Valdese insieme a P. Carlo Ed. Realtà Sannita, 2016; Officine Massoniche e Vendite Carbonare in Area Sannita insieme a F. Pace, edito dall’ASMV nel 2019. Ha scritto nell’Antologia sulla vita di Michele Ungaro edito dalla Società di Mutuo Soccorso di Cerreto Sannita nel 2019.ha in corso di pubblicazione un libro di poesie. Dirige la collana di poesie della Casa Editrice FioriDiZucca. Presidente pro-tempore dell’Istituto Storico del Sannio Telesino. Premio Upupa 2017 e 2019 per gli studi di storia locale.