I Romani sapevano che difendere un territorio appena conquistato era una impresa particolarmente difficile e impegnativa e perciò, in genere, favorivano insediamenti di popolazioni sia indigene che “esportate”, ovvero di cittadini romani, come per esempio gli ex-legionari. Il caso del sito di Bebiano a Circello, ove furono esportati dei Liguri che male accettavano la presenza di Roma è emblematico!1Pasquale Marino, BEBIANO Il sito dei Liguri a Macchia di Circello, Delta Edizioni. La realizzazione di tali insediamenti richiedeva necessariamente la costruzione di nuove vie di comunicazione, la fondazione di nuove colonie (Telesia Herculea) e soprattutto una radicale ristrutturazione del territorio con enormi lavori di bonifica, disboscamento, opere idrauliche, costruzioni di insediamenti rurali etc. L’insieme di tutti questi lavori portava alla realizzazione vera e propria lottizzazione, attraverso una complessa operazione di divisione e successiva assegnazione di terre, ma anche per gestire il paesaggio in precedenza sviluppatosi in maniera inorganica, e per presidiare il territorio: la “Centuriatio”.

Il nome “CENTURIATIO” deriva dal fatto che originariamente, come narra Varrone nel “De re rustica”, veniva suddivisa in 100 parti uguali (heredia) pari a circa 5000 mq e assegnata a 100 coloni.  Ogni heredium era suddiviso a metà nell’asse sud-nord costituendo due jugeri, 2500 m², la quantità di terreno che poteva essere arata in un giorno da un paio di buoi. Un heredium non poteva essere venduto, ma solo ereditato. L’unità costituita da un insieme di 25 centurie,  un quarto della centuriazione, veniva detto “SALTUS”, un termine che ha dato vita alla formazione di vari toponimi. Le strade che delimitavano le centurie erano chiamate decumani e cardini massimi, i confini “limites”.

Actus deriva da àgere (ne è il participio passato), lavorare la terra (da cui ager, campo), e siccome arare richiamava lo scrivere, da actus è derivato”atto”. In effetti, la prima scrittura latina era bustrofedica, cioè andava alternativamente da sinistra a destra e da destra a sinistra, come si volgono i buoi, sottoposti allo Jugum, nei lavori d’aratura. Un heredium era “bina iugera”, due jugeri, la terra che veniva data alla famiglia romana nelle origini, grazie alla quale si acquisiva lo status di cives, e i doveri di miles. N.B. Da Jugum deriva anche “subjugatio”, la umiliante pena inferta dai Sanniti ai romani presso le Forche Caudine.

Le centuriazioni si sono diffuse in vaste aree dell’impero romano ed il loro reticolo si è impresso nel paesaggio agrario di molte regioni costituendo una delle testimonianze archeologiche più imponenti della civiltà romana. Infatti, in numerosi casi la continuità abitativa dei territori dall’epoca romana all’attuale ha favorito il persistere dell’orientamento stradale e la distribuzione degli insediamenti odierni secondo lo schema tracciato dagli agrimensores romani.2Cerchiari, De Vecchi, Arte nel Tempo, Bompiani, 1992

Per raggiungere la tutela delle caratteristiche di insieme del paesaggio e in particolare degli elementi della centuriazione, con recupero, ripristino e riqualificazione degli assetti paesaggistici, storici e culturali degradati e la valorizzazione delle specificità storiche, culturali e antropologiche legate all’agricoltura tradizionale con particolare riferimento alla storia del territorio, hanno programmato non solo un’oculata opera di sensibilizzazione che possa iniziare ad evolvere le vecchie impostazioni culturali e fare capire l’importanza che può avere il cosiddetto “Terziario verde” per la loro crescita sociale, ma anche previsto premi e incentivi agli agricoltori. Pragmatismo Romagnolo!

Poco più a monte, invece, a Borgoricco, piccolo comune di 9000 abitanti in provincia di Padova, hanno chiamato addirittura l’architetto Aldo Rossi per realizzare il Museo della centuriazione romana, frequentatissimo perché autentica rarità. Il museo, a parte il settore didattico, raccoglie i materiali provenienti dalla vasta area interessata in età romana dalla centuriazione a nord-est di Padova. 

Il Museo si articola in quattro sale espositive con l’esposizione dei reperti di epoca romana rinvenuti nel territorio ed è corredata di pannelli didascalici colorati. È completata da alcune fedeli ricostruzioni che contribuiscono a rendere immediatamente fruibili e comprensibili anche a un pubblico non specialista i diversi temi affrontati. Varie iniziative e attività vengono proposte ai visitatori, tra le quali vi sono le visite guidate e i laboratori didattici non solo per gli studiosi, ma anche per le scolaresche, per gruppi di adulti e per famiglie con una offerta didattico-scientifica molto ricca.

Ma le centuriazioni non furono realizzate solo al Nord. Anche la nostra terra fu “conquistata” da Roma che, ovunque, lasciò le sue tracce. Ci sono luoghi e immobili, nel Tammaro, che raccontano la loro storia millenaria, ma senza ottenere l’interesse, direi l’amore e la cura che abbiamo visto innanzi. Il più importante e al contempo più esposto al degrado è il sito dell’antica ″Bebio″, in contrada Macchia: la città dei Liguri Bebiani. Non molti lo sanno, ma è l’area archeologica in cui è stato individuato il luogo dove 2200 anni fa (181 e 180 a.C.) fu deportata, per volere dei Romani, una parte dei 47.000 Apuani forzatamente trapiantati in queste aree del Meridione. La storia ufficiale ne parla poco, ma un numero così elevato di persone trasferite in massa, prima di allora, probabilmente non c’era mai stato. Il recente libro di Pasquale Marino, citato innanzi, a parte la storia dei Liguri, ha esplorato il terreno alla ricerca di centuriazioni, ed eccone una nei pressi proprio di Macchia di Circello.

Si… ma Faicchio che c’azzecca?

 Tutto ciò premesso, ecco Faicchio! Il confronto tra quanto descritto nei libri di storia, e quanto è “stampato” sul territorio, è imbarazzante! Proprio come avviene seguendo il percorso lungo il Titerno-A-turnum avendo come guida Ab Urbe condita (in lingua originale, mi raccomando!) di Tito Livio. 

Chiaro, vero? Sul terreno di Marafi c’è quello che in Emilia Romagna e Veneto si intuisce: una centuriazione che è un pezzo più unico che raro perché si è conservata praticamente allo stato originale. Per 2.200 anni. Dove si trova? La centuriazione ben visibile in contrada Marafi di Faicchio, è rispondente “alla lettera” a quanto narrato da Polibio nel Cap. 93 delle sue Historie: “«Poi, appena uscito dalle strettoie3Polibio, Historiae, III-79. Polibio le chiamava “Ta stenà” , dal greco antico στενός, “stretto”, “angusto”, da cui “stenosi”, il restringimento anomalo di un canale o orifizio nel corpo umano. di Monterbano seguendo il corso del fiume Aturnum, Annibale giunse in una pianura che (il fiume) tagliava quasi a metà, e qui, al lato (del fiume) che guarda verso Roma, «ἐκ τοῦ πρὸς Ῥώμην μέρους εἶχε…» realizzò l’accampamento”, in preda allo storico dubbio: “Punto dritto su Roma, seguendo la Via Latina, o mi fermo qui, ad un passo da Capua? C’è un comodo guado alla confluenza dell’A-turnum nel Vol-turnum”. Perchè Annibale, prima di affrontare una via sconosciuta, si informava. Mica faceva come i romani che, un secolo prima, si erano fatti attirare in una gola sconosciuta come tante bestie selvatiche. “Annibale solo dopo essersi informato con cura ed essersi accertato che i luoghi per i quali avrebbe dovuto passare erano guadabili ed avevano il fondo resistente, si metteva in marcia…”4Polibio, Historiae, III, 79

Chiudo con una considerazione. Ai piedi del Matese, di qua del Volturno che segnava il “confine” di fatto tra tribù Italiote e tribù Italiche, tra Faicchio, Amorosi e San Salvatore, c’è un mondo che merita rispetto. Un mondo incredibilmente ricco che meriterebbe ben altra considerazione all’interno del Parco Nazionale del Matese. Non certo il “cuci e scuci” operato da sarti maldestri.

Confini provvisori? Spero diventino… intelligenti!



Lorenzo Morone

Architetto e cultore di Storia Locale in Cerreto Sannita, ha come campi di interesse gli insediamenti abitativi sanniti. É autore di un saggio sulle Forche caudine dal titolo: "Cominium Ocritum e le Forche caudine: una storia eretica", edito nel 2023.